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Le mascherine non causano il cancro

Come se la pandemia non fosse abbastanza, dobbiamo anche preoccuparci della diffusione di notizie false e di inutili allarmismi su uno degli strumenti più utili e diffusi nel prevenire i contagi: le mascherine. Ecco cosa rispondere a tre domande tipiche al riguardo.

1. Le mascherine causano il cancro attraverso un accumulo di anidride carbonica e l’acidificazione dei tessuti?

NO. Le mascherine sono traspiranti per questo esatto motivo: quando espirate l’aria esce e quando respirate quella nuova entra, passando attraverso al filtro. Inoltre, non c’è lo spazio fisico perché l’anidride carbonica espirata si accumuli.

Infatti, il volume tra la mascherina e la faccia è molto minore di quello dei polmoni. Avete mai visto un chirurgo collassare durante un intervento che dura ore perché respirava troppa anidride carbonica? No? Ecco.
Quindi, posto che non c’è nessun “accumulo di anidride carbonica” ora è il caso di chiarire un altro punto.

L’anidride carbonica non causa il cancro e non è in grado di modificare l’acidità del vostro corpo.

Se l’acidità del vostro corpo cambiasse, non dovreste preoccuparvi del cancro, ma di un’insufficienza renale o epatica, che vi ucciderebbe in un paio d’ore (di nuovo, niente di tutto ciò è causato dall’utilizzo delle mascherine). Infine, è il cancro che causa un aumento di acidità A LIVELLO LOCALE perché causa infiammazione e ha un metabolismo diverso dalle cellule sane del nostro corpo, non viceversa. Se A causa B, non è detto che B causi A.

2. Sulla mascherina si accumulano virus, batteri e funghi che potrebbero farmi ammalare?

No, o meglio, non se la usate correttamente.

La mascherina ha due lati, uno interno e uno esterno. Se usata correttamente, ovvero rispettando le indicazioni del produttore (ad esempio indossandola solo per il tempo massimo indicato), i microorganismi che si accumulano sul lato esterno restano fuori, e quelli che si accumulano sul lato interno restano dentro.

E’ importante notare che quelli che si accumulano sul lato interno erano già dentro e a contatto con noi, quindi non ha senso preoccuparsene. Ovviamente tutto ciò è valido se e solo se le mascherine vengono indossate seguendo scrupolosamente la modalità e la durata indicate da chi le ha prodotte.

3. Se il virus è più piccolo dei pori delle mascherine, a cosa servono?

Il virus ha una dimensione di 120 nanometri, ma non viaggia libero nell’aria.

Il virus viaggia attaccato alle goccioline che produciamo quando parliamo e tossiamo, che sono tipicamente più grandi di un micron (1 micron= 1000 nanometri, ovvero circa dieci volte le dimensioni del virus nudo).

Quindi non è vero che serve avere filtri in grado di bloccare la particella virale, ma ne basta uno in grado di bloccare le goccioline su cui queste viaggiano.

In conclusione, siate responsabili, mettetevi la mascherina, e non comportatevi come quelli che nei film di zombie vengono infettati e non lo dicono a nessuno (e finiscono per ammazzare tutti).

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