Biologi per la Scienza
Image default
Vicende ONB

SN01EP01 – Biologi per la scienza: dove tutto è iniziato

Trieste, inizi di febbraio 2018. Su Repubblica esce un articolo che non si presta a fraintendimenti.

L’ordine dei biologi celebra i suoi 50 anni con un convegno no vax

Polemiche per la scelta del presidente Vincenzo D’Anna di invitare vari esponenti del mondo anti-vaccini

MICHELE BOCCI

Io (Giovanni) e Gianluca siamo all’ultimo anno della triennale in biotecnologie. Conosciamo vagamente chi sia Vincenzo D’Anna – il primo ad avermene parlato è Riccardo (il quale successivamente si sarebbe unito alla ciurma). Chi conosciamo bene sono gli “”scienziati”” invitati come relatori. Il convegno dal titolo New frontiers of Biology – Nuove frontiere della biologia, invece di affrontare come la nuove tecnologie basate su CRISPR/Cas9 stiano rivoluzionando le biotecnologie, è interamente incentrato su personaggi tristemente noti per le loro posizioni in contrasto alla pratica vaccinale. Posizioni senza dati e senza pubblicazioni su riviste ad alto impatto scientifico. Il primo a parlarne nel dettaglio fu MedBunker – Salvo di Grazia (qui, qui, qui).

Biologi per la Scienza è stato il nome con cui 1000 studenti, ricercatori, e docenti si sono uniti in un’unica voce di protesta. Una protesta forte e chiara contro il convegno per il 50esimo anniversario dell’Ordine dei Biologi (ONB). Una protesta sacrosanta, che mai avremo pensato che ci avrebbe portato fino a una denuncia nei nostri confronti.

Citiamo la lettera.

Trieste, 21 febbraio 2018

Noi Biologi per la Scienza vogliamo esprimere il nostro totale disappunto riguardo al convegno organizzato per la celebrazione del cinquantesimo anniversario dell’Ordine dei Biologi [1]. Riteniamo inaccettabile che tra le figure di spicco dell’evento siano presenti personaggi tristemente noti per le loro posizioni apertamente in contrasto con le conoscenze della comunità scientifica. Figurano tra i relatori [2]: Antonietta Gatti, fisico che ha condotto studi su nanoparticelle e vaccini le cui conclusioni sono state più volte smentite [3]; Vladimir L.Voeikov autore di studi sulla falsa teoria della memoria dell’acqua [4]; il premio Nobel Luc Montagnier sostenitore dell’efficacia dell’omeopatia [5] e della relazione tra vaccini e autismo [6]. Eventi di questo genere minano la credibilità della comunità scientifica italiana e screditano la figura professionale del biologo, il cui ruolo risente già di una scarsa considerazione sociale. Dare risalto a posizioni antiscientifiche è un gesto inammissibile ed irresponsabile da parte dell’Ordine, a maggior ragione in un momento storico in cui assistiamo al diffondersi di teorie oscurantiste senza fondamento che rischiano di mettere in pericolo la salute pubblica. La scienza ufficiale dovrebbe rappresentare per il cittadino un punto di riferimento al quale affidarsi per proteggersi dalle minacce rappresentate da teorie pericolose e prive di rigore che si insinuano sempre più subdolamente nella nostra società. Per esercitare questo ruolo è necessario che le donne e gli uomini di scienza, e tutti gli organi che li rappresentano, assumano posizioni chiare, decise in difesa delle conoscenze che sono dimostrate secondo il metodo scientifico, e che respingano con forza pseudo-teorie ampiamente smentite da dati reali, come quelle portate avanti dai sostenitori dell’omeopatia e dell’antivaccinismo. Lo scienziato ha il dovere professionale di rimanere aperto al confronto su qualunque ipotesi, ma in un quadro di fatti e dati dimostrabili e ricreabili. La ricerca non può prescindere da certe regole base, come quelle che impongono di poter dimostrare l’ipotesi sostenuta o di interpretare i dati in maniera statisticamente corretta. È necessario che l’Ordine si impegni a non sponsorizzare idee antiscientifiche e che intervenga con decisione verso quei biologi che, sostenendo tali idee, sono colpevoli di innescare un cortocircuito nel processo di fiducia del cittadino verso chi ogni giorno lavora per il benessere della comunità. Anche se il convegno si nasconde dietro al promettente titolo “le nuove frontiere della biologia”, è evidente che alcuni degli oratori invitati non rappresentino l’avanguardia della ricerca. Riteniamo che sarebbe stato più consono che tra i relatori del convegno fossero state invitate le eccellenze della ricerca italiana, come ad esempio i molti biologi vincitori dei prestigiosi Grant dell’European Research Council. Chiediamo quindi che avvenga un’attenta revisione dell’attuale programma, che escluda opinioni e teorie che non hanno alcun supporto scientifico come già richiesto dalle manifestazioni di dissenso dei Direttori dei Dipartimenti delle Scienze della Vita [7], del FIVS [8], della CBUI [9] e dell’Istituto Mario Negri [10]. Auspichiamo inoltre che il futuro dibattito nazionale sia seriamente incentrato sui problemi strutturali che affliggono il nostro settore e la ricerca scientifica nazionale più volte sottolineati (e rimasti inascoltati) da campagne come “Salviamo la Ricerca” del 2016 [11]. In caso contrario il Presidente dell’Ordine dei Biologi Vincenzo D’Anna paleserebbe definitivamente la sua incapacità nel perseguire gli interessi del settore, la sua completa inadeguatezza nel rappresentare un mondo fatto di studenti, ricercatori, professori e professionisti che lavorano con dedizione e sacrificio per contribuire al progresso scientifico e al benessere dei cittadini. Riterremmo, quindi, impensabile che un Presidente apertamente in contrasto con le idee della sua comunità sia in grado di attuare politiche a favore della ricerca scientifica e della biologia in generale e di conseguenza sarebbero auspicabili le sue dimissioni.

Fonti
[1] Presentazione convegno sul sito ONB http://www.onb.it/2018/01/31/convegno-internazionale-organizzato-dallonb-per-il-cinquantenario-della-fondazione-posti-limitati/

[2] Programma della giornata http://www.onb.it/wp-content/uploads/2018/02/locandina_convegno_frontiere_biologia_finale_sito.pdf

[3] Incoerenze della Gatti http://medbunker.blogspot.it/2017/02/i-vaccini-inquinati-unesperta-dice-di-no.html

[4] Vladimir L.Voeikov https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1475491607000586https://www.laputa.it/omeopatia/

[5] Luc Montagnier sostiene l’omeopatia
http://www.lastampa.it/2011/01/08/blogs/appuntamento-con-l-omeopatia/un-nobel-per-l-omeopatia-TWsUPjWjw9Erxo2UqYX31K/pagina.html
Omeopatia sconfessata
http://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(05)67177-2/abstract

[6] Luc Montagnier e vaccini http://www.repubblica.it/salute/2017/11/08/news/luc_montagner_contro_i_vaccini-180598407/

[7] Petizione dei Direttori dei Dipartimenti di Scienze della Vita https://www.change.org/p/sen-vincenzo-d-anna-presidente-dell-ordine-dei-biologi-appello-all-ordine-dei-biologi-per-la-tutela-della-corretta-informazione-scientifica

[8] Lettera del FIVS http://www.fisv.org/2013-09-04-15-46-07/2013-09-04-15-46-42/item/586-new-frontiers-of-biology

[9] Lettera CBUI
http://www.cbui.it/joomla/images/verbali%20e%20documenti/comunicato.pdf

[10] Comunicato Istituto Mario Negri http://www.marionegri.it/it_IT/home/Convegno+biologi+con+anti-vaccinisti/212420,News.html

[11] Salviamo la Ricerca http://www.salviamolaricerca.it

La lettera raggiunse ottimi risultati, in meno di 20 giorni firmarono studenti, docenti e ricercatori da tutti gli atenei italiani con un dipartimento di biologia. Nonostante le firme con i giornali non andò così bene, la lettera riuscì a raggiungere solo il sito di informazione scientifica OggiScienza (qui).

Per chi non avesse compreso chi sono adesso i Biologi per la scienza può leggere qui.

Articoli correlati

Tutte le inesattezze dette dal presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi sul coronavirus

Biologi per la Scienza

Pseudoscienza istituzionalizzata

Biologi per la Scienza

SN01EP02 – Quella volta che siamo finiti su Nature

Biologi per la Scienza